Il giudice e ospite del Congresso ha commentato tutti i bonsai esposti con precisione e competenza. Ha anche tenuto una interessante conferenza e demo su una pianta.
Andres Alvarez Iglesias è un bonsaista spagnolo con una esperienza trentennale, la sua formazione deriva da studi presso maestri internazionali e i suoi bonsai sono spesso premiati nelle mostre a cui partecipa. Oltre ad essere un maestro, è un apprezzato dimostratore e viene spesso invitato come giudice nelle mostre di buon livello. Al Congresso ha valutato tutte le piante in mostra e le lavorazioni di tutti i club a concorso, assegnando con scrupolo ed attenzione i premi.
Oltre ai premi assegnati dal giudice per l’IBS, sono state assegnate altre targhe dai vari Clubs presenti e dal B.C.I. (Bonsai Clubs International), dall’AIAS (Associazione Italiana Amatori Suiseki), dall’UBI (Unione Bonsaisti italiani). Nel corso della cena di gala sono stati consegnati i premi in un clima piacevole ed amichevole.
La targa AIAS per i suiseki è stata assegnata alla mia esposizione multipla: nome poetico “Un riflesso dell’anima” la pietra disegnata proveniente dalla Corea del Sud e la pietra barca dalla Liguria. Ho voluto ricreare la sensazione di una notte in cui la luna piena riflette la sua luce argentea sugli scogli dove il pescatore sosta con la sua canna da pesca (tempai di bronzo di Andrea Terinazzi), mentre la barca è ferma sulla riva.
Alla mostra era anche presente il Professor Giovanni Genotti che, per chi non avesse avuto l’onore di conoscerlo e di osservare la bellezza dei suoi bonsai, è uno dei più importanti fondatori del movimento bonsaistico italiano e apprezzato autore di libri fondamentali nel percorso dell’arte bonsai, che spiegano con chiarezza tecniche di lavorazione e di coltivazione.
Il motivo della sua presenza è stato il conferimento di un riconoscimento alla sua carriera.
L’iniziativa è stata presa da due appassionati di arte bonsai Scafuri e Capozza con questa motivazione: “…dare un segnale per tracciare la via che porta al riconoscimento di quanti hanno dedicato la loro vita a questa passione, che noi tutti condividiamo con tanto amore.
Non avere memoria significa non avere né identità né futuro, per questo, oggi più che mai, dobbiamo stringerci saldamente ai padri costituenti di quel bonsai fatto con pochi mezzi e tanto cuore. Dimenticarci di chi ci ha preceduto, significa perdere quei valori fondanti che hanno reso possibile il presente di cui godiamo, e negare le virtù di chi ha illuminato, agevolandolo, il nostro percorso.”
Tale iniziativa è stata apprezzata dalle Associazioni nazionali quali IBS, UBI, AIAS e NBSKE.